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La vita di Cola di Rienzo

Trama in breve

Cola di Rienzo non è solo un idealista: è anche un uomo che inizia a credere nella propria grandezza in modo assoluto. La sua figura, da rivoluzionaria, diventa sempre più autoritaria.

Il papato, che inizialmente lo aveva sostenuto, inizia a considerarlo una minaccia. I baroni, pur sconfitti, tramano per riconquistare il potere. E il popolo, che lo aveva esaltato, inizia a dubitare di lui. La sua caduta è inevitabile.

Nel 1347 Cola è costretto a fuggire. Viene imprigionato, vive anni di esilio, fino a quando nel 1354 riesce a tornare a Roma con il sostegno del papato. Ma non è più lo stesso uomo. Il suo secondo tentativo di governo è ancora più instabile del primo. Non ha più l’aura del liberatore, e il popolo lo vede come un tiranno.

La fine è brutale. Dopo pochi mesi viene catturato e assassinato dalla folla. Il suo corpo viene mutilato ed esposto in piazza come monito.

Analisi e interpretazione del romanzo

D’Annunzio usa Cola di Rienzo per esplorare un tema a lui caro: la grandezza dell’individuo contro la mediocrità della società. Il protagonista è un uomo fuori dal tempo, un visionario che non comprende che la sua epoca non è pronta per un cambiamento radicale.

La sua parabola ricorda molte altre figure storiche: leader acclamati che poi vengono distrutti dalle stesse masse che li avevano esaltati. Non è un caso che la figura di Cola di Rienzo sia stata spesso accostata a molti altri capi carismatici della storia, uomini che hanno tentato di rifondare il potere con una visione grandiosa ma che sono stati schiacciati dalla realtà politica.

Il romanzo può essere letto in diversi modi. È la celebrazione di un eroe romantico? Oppure è il ritratto di un uomo che, accecato dalla propria ambizione, non riesce a vedere il proprio destino?

Conclusione e attualità del romanzo

Leggere La vita di Cola di Rienzo oggi significa confrontarsi con una storia di potere, sogni e fallimenti. È una riflessione sulla fragilità degli ideali quando si scontrano con la realtà e sul rapporto complesso tra il leader e il popolo.

D’Annunzio racconta questa storia con il suo stile inconfondibile, esaltando la grandezza del personaggio ma allo stesso tempo mostrandone i limiti. È un romanzo che ci interroga sul significato della storia e sulle figure di coloro che tentano di cambiarla.

Cosa resta di Cola di Rienzo? È stato un eroe o un illuso? Un precursore o un monito? Domande che, forse, vanno oltre il suo tempo e il suo destino.

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